Il progetto GIANO – Genova per Inclusione e Autonomia dei Nuovi Ospiti – nasce dal desiderio di ampliare ed implementare gli strumenti di accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati, sperimentando percorsi innovativi d’inclusione che possano offrirsi come modello per altri interventi, locali o nazionali.

Il nome richiama la divinità latina Giano, che con la sua natura bifronte ha il potere di vedere passato e futuro ed è guardiano e protettore dei passaggi, sia reali che simbolici.

In questo senso, il progetto che Agorà propone vuole andare incontro alla difficile, se non anche traumatica, dimensione del passaggio che i giovani stranieri non accompagnati attraversano: dal passato che lasciano, che resta sempre come radice profonda di tutte le loro esperienze, all’incertezza del viaggio verso la speranza di una vita nuova e migliore, in una terra lontana da casa. Allo stesso tempo, anche al passaggio dall’infanzia all’adolescenza e all’età adulta.

Per la durata del progetto, nel biennio 2025–2027, i minori stranieri non accompagnati ospiti delle comunità di accoglienza di Agorà saranno coinvolti nella progettazione di attività volte a potenziare le opportunità d’inclusione sociale e lavorativa, di dialogo con il territorio e  costruzione di reti di sostegno, accompagnandoli nel passaggio verso l’autonomia.

Il progetto è finanziato con L’8×1000 ovvero la percentuale dell’imposta fissa sui redditi delle persone fisiche che i contribuenti possono destinare ad alcune attività di rilievo sociale e culturale dello Stato italiano o di una confessione religiosa che li può utilizzare per finalità di culto, sociali e culturali. In tal modo, si mettono a disposizione fondi per supportare attività di enti non profit.

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Nel logo, le doppie parentesi graffe richiamano il Dio Giano bifronte. I due volti composti dalle graffe indicano le due fasi che compongono il progetto Giano. Si tenga conto che nel linguaggio informatico di programmazione le doppie graffe – che qui racchiudono al loro interno la scritta “GIANO” – vogliono dare risalto a uno degli obiettivi del progetto: l’innovazione degli strumenti di raccolta e l’analisi dei dati. La parentesi rivolta verso destra indica il profilo di un giovane adulto alla ricerca di un lavoro per costruirsi un futuro nel nostro paese.
Il simbolo “triangolo” rappresenta il colletto di una camicia di chi è alla ricerca del suo primo impiego. La linea che crea il ponte tra passato e futuro e, connessa al triangolo forma una freccia, per indicare la maturazione del ragazzo: da adolescente a adulto.
Si ringrazia Christian Germanò.