Message in a modern bottle

Message in a modern bottle

Il progetto di Agorà “Message in a modern bottle”, sviluppato per la Settimana d’azione contro il Razzismo di UNAR, si ispira al romanzo “Not friends but the mountains” del giornalista curdo Behrouz Boochani. Il libro è nato dall’assemblaggio di messaggi WhatsApp scritti a un amico, quando l’attivista si trovava nel centro australiano di trattenimento per cittadini irregolari di Manu Island. Con quell’opera Boochani ha vinto il Victorian Prize for Literature, il massimo riconoscimento australiano per la letteratura.

Message in a modern bottle

Dall’idea suggerita dal collega Michele Corioni, gli operatori e gli ospiti dei centri gestiti da Agorà, hanno inviato impressioni e pensieri flash sul tema dell’accoglienza a un numero di telefono creato ad hoc, per collezionare il materiale da pubblicare.

Il lavoro che ne è scaturito è stato rielaborato sottoforma di kit – una scatola contenente schede plastificate, che rendono la lettura molto agile-, grazie al coordinamento di Rita Sgarban, unito alla creatività di  Valentina Maffeis e Alessandra Grasso. Si ringraziano Simona Binello e Carola Miranda.

Al kit, si è pensato di unire un video autoprodotto, in cui i pensieri raccolti diventano “tridimensionali” con la voce e l’interpretazione del collega Marcello Turmolini, la musica di Matteo Murgia e le riprese di Pier Russo. Location Al Chiostro Genova.


LOCANDINA

Il KIT di CARTE: progettoUNAR – SETTEMBRE 20_compressed (8)

 


Guarda qui il video del progetto “Message in a modern bottle”